Definizione

Senza identità e valori non può esistere rappresentanza.

In assenza dei riferimenti indispensabili, i corpi intermedi vengono sostituiti dalle chat sui dispositivi portatili.
Ne scaturisce un panorama frammentato, individualistico e privo di direzione.
Vengono quindi avvantaggiate le figure dominanti e quelle a esse collegate, con la naturale conseguenza che si creino sproporzioni irrisolvibili e forme crescenti di autoreferenzialità.

Il risultato è evidentemente un baratro di caos e insicurezza.

La paura di esporsi, di dire, di esprimersi è generata dal ricatto del lavoro.

È chiaro a tutti che la precarietà silenziosa genera ulteriore precarietà.
È altrettanto logico che, in questo scenario, la retorica, il conformismo e la subalternità si impadroniscano del dibattito generale riducendolo a prassi burocratica: sintassi elementare, linguaggio basico e soluzioni effimere.

Da decenni viviamo un progressivo declino, determinato dall’assenza di un sistema di valori e dallo smarrimento di identità.
Per non scomparire occorre mettere ordine nel molteplice attraverso forme di coesione non astratte, manifestate da idee e obiettivi chiari.

Gli atteggiamenti egoici e la giostra degli acronimi hanno dimostrato quanto sia controproducente affidarsi ai simboli e alle ritualità.

Non c’è molto tempo per restituire il giusto valore a un universo che nel 900 ha avuto un compito e lo ha assolto fino in fondo.

Bisogna muoversi in fretta e occorre farlo con coraggio, con orgoglio e in piena indipendenza.